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Cashback e Supercashback semestrali per chi paga con strumenti tracciabili

enricaperla

Nel 2013 nasceva Satispay, l’applicazione mobile che consente a chi la scarica di poter pagare e trasferire denaro tramite smartphone connesso a internet ricevendo in cambio un cashback immediato. Nel tempo altri sistemi si sono sviluppati, tutti con la volotà di assicurare la tracciabilità delle transazioni e la semplificazione dei pagamenti. Sette anni dopo, in attesa dell’emanazione del decreto attuativo da parte del Governo, la restituzione di una percentuale della spesa effettuata tramite bancomat, carte di credito o altri strumenti di pagamento elettronici tracciati, sarà consentita al contribuente che si sarà registrato sull’app “Io” di PagoPa, le modalità di rimborso dovrebbero essere presto comunicate da parte della Consap.

I protagonisti che scenderanno in campo sono due: il cashback e il supercashback. Il primo vede la restituzione del 10% di quanto pagato dal contribuente purché siano state poste in essere un minimo di 50 operazioni a semestre per un tetto massimo di ristorno pari a 1.500 euro relativamente allo stesso periodo, pertanto l’importo massimo sul quale si potrà applicare il cashback è pari a 15.000 euro a semestre. La corsa al rimborso sarà però maggiore con il supercashback destinato ai 100.000 contribuenti che per primi taglieranno il traguardo del maggior numero di transazioni nel semestre di riferimento, in palio 3.000 euro ciascuno. Non sarà in quest’ultimo caso rilevante l’importo delle transazioni, inevitabile immaginare un “via libera” ai caffè pagati con il bancomat.

Sarà forse questa una possibile soluzione per cambiare le abitudini all’uso del contante e per far emergere il denaro sommerso?

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